2015 ottobre Verbali

 

VERBALE DEL 7 0TTOBRE 2015
ACCORDO SUL NUCLEARE TRA OBAMA E L’IRAN

L’incontro di mercoledì che aveva per tema “L’accordo sul nucleare tra il presidente Obama e l’Iran” è stato molto partecipato e gradito ai nostri ospiti che si battono da sempre per portare alla luce le continue violazioni dei diritti umani che vengono perpetrate nel loro paese.
In sintesi, l’accordo è stato accolto da tutti con gioia e il ritiro delle sanzioni, è stato festeggiato. Ma sia Azam Bahrami che Semir Garabashi sono piuttosto cauti perché diffidano del governo in quanto sono ancora troppe le persone in carcere. Ritengono che il regime di Rohuani sia moderato solo in apparenza, perché c’è il timore che il Paese prima o poi si ribelli.

Mercoledì, contrariamente a quanto è scritto, c’è un cambiamento di programma: non si parlerà di scuola perché l’appuntamento è rimandato al 21, ma si discuterà insieme degli ultimi avvenimenti.

VI ricordo che sabato 24 ottobre dalle 11 alle 12 ci sarà la premiazione del Concorso legato a San Salvario ha un cuore verde alla presenza dell’assessore Lavolta. Faremo un piccolo rinfresco per salutare gli intervenuti, quindi chiediamo, se possibile, la collaborazione di tutte.

Due parole anche sul coro che precede i nostri incontri. Grazie a una brevissima campagna d’informazione sul coro pomeridiano delle Donne per la difesa della società civile è successo che sono iscritte al coro molte persone nuove e il coro è praticamente lievitato. Molto probabilmente alcune delle nuove, come è successo questa settimana, si fermeranno per seguire gli incontri. A tutte è stato consegnato il manifestino della nostra associazione (chi siamo e cosa facciamo) e il programma. A chi si iscriverà verrà dato anche il nostro il nostro Statuto.

VERBALE DEL 14 OTTOBRE 2015

ADA legge la sua poesia “E se questa pioggia…”

LUCIA, studentessa di sociologia in Torino, espone il suo progetto per una tesi di laurea sul ruolo della famiglia nel determinare il genere dei bambini, per farne uomini e donne di domani. Intervista a 5 famiglie-tipo per analizzare i rapporti tra genitori e figli (età 20-29 anni ) L’associazione si impegna a procurarle contatti.

DANIELA – Comunicazioni:
– La tesi della studentessa di Bilbao su ”S. Salvario ha un cuore verde” e il nuovo logo composito.
– Premiazione concorso fotografico. Sabato 24/10, ore 11-12
– Aggiornamento su ricerca “Il lavoro delle donne nei periodi di crisi“ (novembre), sul lavoro “Ritorno al futuro” (dicembre ), sul progetto di Liuba e c. “I sette peccati capitali” (gennaio) e su quello di Marisa C. sul lavoro (febbraio )

BICE – Su ispirazione di un numero di Micromega tutto dedicato alle scienze, propone una riflessione sulle due culture, scientifica e umanistica, con un approccio al metodo scientifico per tutti, su ambiente e sanità, oltre alla prosecuzione del discorso sulla salute.

FLAVIA – Il “qualunquismo” scientifico è molto dannoso. Es. il rifiuto delle vaccinazioni.

SILVANA A. – Necessità di parlare di esempi concreti per capire che cosa significa conoscenza scientifica e a che cosa porta la diffusa voglia di non capire. Es. Di Bella, Stamina .

SILVANA R. – Si è concluso il progetto teso a promuovere il territorio S. Salvario per migliorarlo. che ha coinvolto 5 ragazze straniere. Il gruppo ha lavorato con l’Istituto Regina Margherita che ora intende continuare.

BRUNA – Il filo conduttore di S.Salvario ha un cuore verde deve continuare, ma l’iniziativa deve rinnovarsi allargandosi ad altre associazioni e cambiando anche il logo

TONI – La duplice anima dell’associazione, una concreta e l’altra teorica e riflessiva, si deve manifestare con iniziative pratiche da un lato e approfondimenti dall’altro, che diano forma a documenti che possano essere diffusi in rete. Es. : la morte della democrazia, la fuga degli Africani e le multinazionali, le sovvenzioni dell’ISIS e il commercio dei reperti archeologici, la mala informazione.

ANNARITA – Ricorda i programmi in biblioteca: Immigrazione, Identità, Invito europarlamentare Viotti.

ANNA P. – Richiama l’attenzione sulle elezioni di primavera. Che cosa intendiamo fare ?

BICE – Qualcosa l’associazione deve fare, come sempre. Occorre discutere con quali strumenti e quale messaggio. (contro l’astensionismo ? sulla differenza o connessione tra politica e corruzione?)

TONI – Occorre ovviamente sapere la squadra dei candidati e possibilmente la squadra dei consulenti del sindaco, che si vorrebbero capaci e onesti.

LUISA – La campagna elettorale andrebbe dunque fatta sui candidati più che sugli elettori?

ROSSANA – Esiste un andazzo di chiacchere tra la gente non informata correttamente per la strada e su face book. Bisogna combattere questa tendenza con informazioni credibili.

DANIELA ricorda la proposta di Libera, NATALINA la proposta di F. Colombo per la dedica del prossimo salone del Libro. C’è stata recentemente grande manipolazione delle notizie sul salone.

ANNARITA – La politica culturale è basata sull’offerta di eventi, che richiamano turisti, ma richiedono denaro. Dovrebbe invece essere basata sull’educazione permanente ad ogni livello. Per il Salone si adombra una vendetta di Soria. Comunque sulla politica culturale si spende poco e male.

SILVANA A. – Ci saranno molti ospiti meroledì 28 ottobre per parlare di Bosnia. Due filoni: storico-politico e testimonianze di operatori sanitari.

PIERA E. – Rispondendo alle critiche sulla mala informazione, da giornalista, parla di crisi epocale della stampa. La pubblicità innesca un meccanismo di ricatto economico.
La cultura come evento produce ricchezza ma anche l’evento può essere educativo (educazione delle “masse”, contesto economico, cambiamento della città).

TONI – Si dice che l’Italia è un paese di vecchi e che i giovani se ne vanno. Infatti in altri paesi europei le politiche per i giovani sono molto più avanzate. Inoltre esiste un antico pregiudizio culturale che porta a diffidenza per la scienza e il progresso.

BICE – Molti giovani se ne vanno: l’Italia investe ma non raccoglie.

LUCIA si dice stupita della ricchezza della discussione. E’ interessata al discorso sul dualismo tra le due culture. Nel mondo del lavoro vede spiragli di luce per i giovani.

ISOLINA – I giovani non si avvicinano all’artigianato.

ANNA LUISA G. porta notizie e dati sulla nuova emigrazione “Partenze in crescita costante: per uno che viene, tre se ne vanno” (da “la Stampa“). Altre notizie su vigili, panchine e grattacieli.

Alle 19 la seduta si chiude.

Sintesi incontro ACMOS e LIBERA Piemonte           Venerdì 16 ottobre 2015 ore 20.30

L’incontro si è tenuto per fare il punto della situazione sul nostro territorio, tra problematiche e possibili strumenti di contrasto. Il giorno dopo, sabato 17 ottobre, per la Giornata mondiale contro la povertà, la rete nazionale delle organizzazioni della Campagna Miseria ladra ha promosso una manifestazione in tutta l’Italia contro le diseguaglianze sociali e la miseria.

Gli interventi sono stati numerosi come segue:

Leopoldo Grosso, vice presidente del Gruppo Abele ha affrontato il tema della povertà esponendo un quadro della situazione attuale, ha portato dati statistici significativi e ha delineato caratteristiche specifiche. Di fronte al dramma della povertà c’è, oggi, la tendenza a non volerla vedere. Il modello di povertà oggi, è cambiato rispetto a prima della crisi. Ora non è più una questione meridionale, ma anche settentrionale, di famiglie che non hanno più tre figli, ma due. La povertà non è solo di persone anziane, con pensioni molto basse, ma investe anche i giovani, riguarda anche chi un lavoro c’è l’ha. Inoltre esisteva una misura contro la povertà che era la Commissione sociale. Durante il Governo Monti è stata soppressa senza sostituirla con altra misura. I fondi per l’assistenza sociale nel 2011 e 2012 sono stati tagliati di molto. Esistono categorie di poveri e misure tampone. Si parla di Povertà assoluta in cui sono usciti in pochi e si è triplicata la Povertà relativa , dove le persone lavorano senza dignità. L’OMS ci dice che la povertà è la peggiore delle malattie. La povertà è soprattutto femminile (sono colpite il 75% delle donne).

E’ stato illustrato il lavoro fatto a livello Nazionale su reddito di dignità (minimo garantito) e a livello Regionale su reddito di autonomia.

Un rappresentante del Partito SEL (Moro Grimaldi)ha illustrato la proposta concreta su cui il Partito sta lavorando.

Un rappresentante di FIOM CGIL ha posto il problema drammatico della riduzione di disponibilità di posti di lavoro a seguito della chiusura, dall’inizio della crisi, di un numero cospicuo di Aziende. Inoltre la scarsità di lavoro ha determinato una distribuzione di posti di lavoro tale da creare diseguaglianze. Purtroppo si constata che la speranza di cambio di passo non c’è stata. Nelle realtà locali il tema della crisi esiste profondamente. Un dato evidente è che il Governo ha indebolito gli ammortizzatori sociali.

L’intervento del Gruppo dei Giovani poveri (Rocco Albanese), riprende l’importanza di istituire un reddito quale strumento adeguato di un welfare su base individuale e non familiare, un reddito che deve essere lotta contro le diseguaglianze. Conclude con uno sguardo verso il futuro immaginandosi di vivere in un contesto politico di disincanto,in un clima avvilente dal punto di vista della difesa della democrazia.

Il gruppo Studenti indipendenti fa riferimento al quadro sociale in cui viviamo e al reddito inteso come lotte di una generazione. Ci troviamo di fronte a 2 temi attuali:

i temi della precarietà e del creazione di un reddito individuale e non familiare;

i temi dello sfratto, del diritto allo studio e di residenze private per studenti.

Maria Josè Fava,referente di Libera Piemonte, ha coordinato l’incontro e, a proposito del reddito, ha precisato che Libera ha definito dei paletti, ma non una proposta di legge.

Verbale di Donata

VERBALE DEL 21 OTTOBRE 2015

ADA – Legge la poesia “In questa stanza deserta…”.

DANIELA – Propone il tema “le conquiste delle donne “ richiamando una lettera a Repubblica del 21 ottobre: Dialogo tra donne di 25 e 73 anni, Carla e Giulia. Il femminismo ha fatto fare all’Italia passi da gigante. C’è ancora molto da fare? Certo. Arriveremo mai alla parità tra i sessi? Sì, se ci saranno molte ragazze in gamba come Giulia.

BICE – Partecipa con attenzione con M.Antonietta agli incontri di “Se non ora quando?“.
Cita un articolo dell’Espresso di Sabina Minardi intitolato: “Le donne hanno perso”, articolo strano e contradditorio in quanto sostiene che il femminismo ha messo la sordina e si domanda che fine ha fatto l’energia con cui le donne irruppero nella realtà, d’altro canto elenca le conquiste, anche recenti, e le vittorie delle donne.
E’ vero che le ragazze si sono trovate molte cose già fatte (grazie alle nonne e alle mamme, come diceva la lettera sopracitata).
La parità in amore è ancora lontana, a giudicare dal moltiplicarsi dei casi di gravi violenze sulle donne? Questa violenza può essere messa in relazione proprio all’ autonomia e alle rivendicazioni delle donne, a giudicare dalle statistiche che vedono in testa più donne del nord e più donne istruite.

CICCI – La questione “donne” è sempre attuale. Anche il “Sole 24ore“ con un articolo di G.F.Ravasi se ne occupa affrontando in particolare la questione gender. Non si parla più di sesso maschile e sesso femminile ma di gender.

ANTONIETTA – Sul blog di “Se non ora quando ?” si è aperta la discussione su un articolo di Chiara Saraceno. Le donne si sono appropriate del proprio corpo, hanno conquistato molti diritti, è stata riconosciuta la loro specificità. Ma come mai le giovani generazioni appaiono meno impegnate su questo fronte? Forse i problemi economici e di lavoro hanno preso il sopravvento?
Anche Recalcati in un incontro all’Università ha affrontato il tema del gender. Si nasce con un sesso, ma non con una specificità? Da dove proviene questa specificità? Ci sono donne che hanno spiccata specificità maschile e uomini che hanno specificità femminile.

BICE – Finchè poche sono le donne in posti apicali, è facile che si abbia in molte di queste specificità maschile. Infatti sono cooptate dagli uomini.

ISOLINA – La sua esperienza – ha sempre fatto lavoro da uomo ed è riuscita ad imporsi – le ha insegnato che importante è l’autorevolezza . Esempio: l’astronauta Samantha Cristoforetti.

A PIU’VOCI è segnalato il saggio “Papà, mamma e gender” di Michela Marzano, recensito su Repubblica del 20/10 da Melania Mazzucco.

Interviene PIERANGELA MELA del Collettivo civico femminile – spazio comune per le associazioni femminili – che si occupa della politica della città ed ha la finalità di mettere in collegamento associazioni di donne e anche donne singole.

Progetto per le prossime elezioni amministrative: organizzazione di incontri con le donne responsabili dell’amministrazione della città nelle circoscrizioni e con le associazioni femminili Interessate alla politica, con lo scopo di “fare cose insieme“. Si vorrebbe andare oltre la democrazia paritaria. Non solo 50% e 50%, ma 50% di donne ben consapevoli.

ANNA B.- chiede se ci cono già proposte concrete.

PIER – Occorre costruire insieme. Già ci sono rapporti con le circoscrizioni 6 e 8. Nell’amministrazione poche donne provengono dal movimento femminista. Si vuole provare a trasmettere contenuti significativi in modo trasversale.

BRUNA – Solo nelle circoscrizioni ? Perché?

ADA – Talvolta sono le donne di potere che non accettano il confronto.

BICE – Quali idee per le elezioni? Liste di sole donne? Pari numero D/U nelle liste? Ricerca di candidate che accettino di confrontarsi dopo le elezioni ?

PIER – Si capirà dopo gli incontri che cosa vogliono le elettrici e che cosa intendono fare le candidate.

SILVANA R. – Occorre trovare gli elementi caratteristici della volontà delle donne quando alcune di loro gestiscono il potere e chiarire l’ottica in cui il potere va gestito. Spesso quando arrivano al potere si comportano esattamente come gli uomini. Per es. in giunta si usa, per tutti, tacere sul lavoro degli altri, per non subire intromissioni.

CARL A-La questione più importante resta comunque la parità di salario.

PIER – Oggi il collettivo è proprio su questo argomento.

SILVANA A. – Gli incontri saranno con le candidate o con le consigliere uscenti? La critica delle associazioni deve essere positiva e di supporto. Quando si è in posti di potere non sempre è facile nella gestione delle difficoltà seguire i propri desideri e la propria coscienza

PIER – Occorre dire alle uscenti che cosa non è piaciuto e proporre alle nuove che cosa si vorrebbe realizzare. Occorre fare “lobby“.

BRUNA – Ma quali donne vogliamo incontrare?

ANNA J. – L’iniziativa è solo per le circoscrizioni o anche per il Comune ?

CICCI, M. ANTONIETTA, BICE, SILVANA A., PIERA R. ricordano esperimenti di incontri di sole donne già fatti nel passato per le varie elezioni.

CICCI – riprende il tema principale e ricorda le società arcaiche dove le donne contavano di più’ Le donne fanno figli e poi, mater semper certa…

BICE: Ancora Saraceno dall’Espresso. Ma ora le donne non rivendicano solo la parità, ma rivendicano il diritto alla valorizzazione della differenza.

BRUNA – Riporta al femminismo degli anni ’70. Equivoci e luoghi comuni sulle femministe. Dura contrapposizione agli uomini per affermare le proprie idee

SILVANA A. – Citazione della ministra degli esteri svedese Margot Wallstrong: Le donne portano in politica l’etica.

SILVANA R. – Le donne ora sanno mediare tra femminismo e concretezza, anche se è difficile mediare tra ideali e realtà.

Infine viene citato un professore americano che alla fine del corso scrive alle sue allieve : “Vi ho trattate da uguali, ma voi siete di più“

VERBALE DEL 28 OTTOBRE 2015
BOSNIA – L’EUROPA DI MEZZO

Giornata densa di emozioni alla casa del quartiere mercoledì 28 ottobre: si parla di Bosnia
Nella prima parte : viaggio tra guerra e pace. Tra Oriente e Occidente
Fabio Malagnino, giornalista parla dei viaggi che la regione Piemonte organizza nei luoghi dove sono avvenute le guerre e della sensibilità riscontrata negli studenti che ha accompagnato in questi viaggi.
Allego il link al bell’ articolo di Fabio sull’argomento
https://medium.com/viaggio-studio-in-bosnia-2015/latest
Marco Travaglini, scrittore e grande conoscitore della Bosnia, presenta il libro che ha dato il titolo all’incontro: Bosnia: l’Europa di mezzo.

Travaglini parla della tragedia della guerra e di una pace fatta di giustizia negata, di speranze strappate e di una quotidianità piena di umiliazioni, aggiungendo tanti spunti per riflettere sul presente, per comprendere che ogni crisi ha le sue specificità e, insieme, i suoi denominatori comuni.
Mentre lui parla scorrono immagini della devastazione del Paese che ha scattato Paolo Siccardi

Azra, giunta dalla Bosnia in occasione di quest’incontro, porta una commovente testimonianza del dolore delle madri che hanno visto i loro figli partire per la guerra e il ricordo per lei costituisce una denuncia di quello che è successo e che non va dimenticato , ma tenuto in vita per scongiurare che non succeda mai più

Nella seconda parte: La speranza che diventa realtà
Lo screening dei tumori femminili e il Polo oncologico di Zenica

Margherita Granero, racconta di essere stata una “femmista sui generis” e di essere andata per conto dell’associazione Almaterra a Breza, in un momento in cui c’era solo distruzione, per aiutare le donne a superare le lacerazioni, i lutti, le tragedie che la guerra aveva provocato. Aver proposto ed attuato la prevenzione dei tumori del collo dell’utero a tutte le donne di Breza in età rischio attraverso il pap test, è stata una sfida quasi un miracolo. Il prendersi cura del proprio corpo ha rappresentato per loro, uno dei passi più importanti per la ripresa di una vita normale.
Margherita definisce questa esperienza una “belle histoire” che ha aperto la strada per costruire, successivamente, un Polo Oncologico a Zenica per tutta la popolazione del Cantone

Luca Giliberti, cooperante per conto della Ong RE.TE che ha seguito tutto il percorso di costruzione dei servizi del polo, ricorda il clima particolare di vicinanza e di collaborazione che si era creato non solo con gli operatori ma anche con le istituzioni coinvolte. Il progetto per come è stato condotto e per i risultati che ha raggiunto, rappresenta uno degli esempi più riusciti di cooperazione. Per tale motivo annuncia che da questa esperienza nascerà un libro che, attraverso il racconto e le testimonianze, potrà piantare semi di speranza.
Chiede ai relatori presenti se anche loro hanno ricevuto qualcosa da questa esperienza.

Gli risponde Libero Ciuffreda, primario di oncologia presso il COES delle Molinette, dicendo che le persone che hanno partecipato ci credevano veramente e hanno messo a disposizione tutta la loro esperienza per un fine comune e il risultato è stato la nascita del Polo Oncologico.

Silvana Storto, docente presso la Facoltà di Scienze Infermieristiche, ci ha parlato delle condizioni di carenze strutturali, formative ed organizzative in cui si trovavano gli operatori al suo arrivo. Ma grazie alla loro disponibilità ed al loro desiderio di essere professionalmente pronti, il suo compito formativo è stato facile e lei stessa ne ha tratto un’esperienza intensa e positiva. E quindi, rispondendo a Luca, sì ha dato ed ha faticato, ma ha ricevuto molto, forse di più.

Il professor Ricardi, Direttore del Dipartimento Universitario di Radioterapia, ha ricordato la determinazione con cui ha voluto dotare il Polo Oncologico appena costruito con tanta fatica, delle strumentazioni radioterapiche nuove ed all’avanguardia, indispensabili per la cura delle patologie oncologiche.

L’architetto Cirnigliaro del dipartimento tecnico amministrativo della città della salute, ha parlato delle difficoltà burocratiche incontrate per poter rimettere in piedi la parte dell’ospedale destinato all’oncologia e dotarlo di tutte le strutture necessarie per un buon funzionamento, mostrandoci i vari step della ricostruzione e ricordando l’indispensabile finanziamento della Compagnia di San Paolo.

Silvana A., ringraziando i relatori, ha ricordato come un progetto così importante e significativo per le persone che vivono nel Cantone di Zenica, si sia potuto realizzare grazie al contributo ed alla disponibilità degli operatori della Rete Oncologica.

Infine Azra ha detto di essere grata agli italiani e che in Bosnia sono ancora riconoscenti per quel Polo che va avanti, che fa parte della Rete Oncologica e porta con orgoglio il nome della Regione Piemonte.