2021- 12/5 Verbale

VERBALE n. 26  12 Maggio  2021, presenti 17, coordina Donatella

  • Si invita per il 19.5 (circa 15 min) lo SPI (Roberto –Spi) ad illustrare il questionario “Tutta mia la città”
    – L’Ass. “Corrispondenze” (ragazze dell’Accademia Albertina) il 15 maggio posizionerà una cassetta davanti al giardino di via Campana, alla CQ, all’ex circolo Garibaldi, e forse alla biblioteca, dove rimarrà per qualche settimana; la domanda a cui rispondere: “Cosa significa per me abitare lo spazio?” Siamo tutte invitate a lasciare la nostra risposta.
    – Il 5 giugno, in concomitanza all’open day dedicato ai patti di gestione dei beni comuni (per noi giardino di via Campana) verrà proposto un mini “San Salvario ha un cuore verde” (parteciperanno anche il giardino del consolato del Vietnam e il tratto di via Principe Tommaso davanti alla scuola Bay): la manifestazione durerà dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Dare la propria disponibilità.
    – Il 19 maggio chi vorrà leggerà poesie di Ada.
    – Il 26 maggio Luisa e Anna I. e Bice all’interno del ciclo “Ambiente e Disuguaglianze” ci parleranno dell’acqua

Alle 17,30, presentato da Donatella, prende la parola Francesco Pallante, prof. di diritto costituzionale all’UNITO. E’ autore di numerosi libri, tra i quali “Contro la democrazia diretta”, “Elogio delle tasse””, “Antifascismo, Resistenza, Costituzione. Piero Gobetti costituente”.L’argomento  è il conflitto tra Stato e Regioni durante la Pandemia.

Il  regionalismo italiano viene impostato nel 1948, con il Titolo V, parte seconda.
L’art. 127 della Costituzione prevede il concorso tra Stato (principi fondamentali della materia) e Regione (che li attuano con leggi proprie.). Le Regioni quando approvano le leggi devono trasmetterle al Commissario di Governo che verifica che la legge regionale non vada contro l’interesse nazionale ed effettua il controllo giuridico costituzionale. Queste disposizioni cambieranno negli anni, a seconda dei Governi e degli interessi delle diverse forze politiche. Così da un Governo Regionale con  forma parlamentare, dove gli organi rappresentativi eleggono gli esecutivi si arriva  nel 1995 a introdurre il sistema maggioritario che porta all’elezione diretta del Presidente della Regione, che diventa così molto più forte: il consiglio regionale è legato alla sua figura e se cade il presidente decade anche il consiglio. Via via, negli anni seguenti, aumentano  le materie di competenza regionale e viene introdotto il principio di sussidiarietà: Comune-Regione-Stato-Europa. Vi sono ben 1.800 sentenze della Corte Costituzionale per definire ciò che compete allo Stato e ciò che compete alle Regioni, perché la confusione è grande. Sparisce la figura del Commissario di Governo e non prevale più l’interesse nazionale. Viene istituito il federalismo fiscale, con la definizione di fabbisogni regionali standard ( i LEP: Livelli Essenziali di Prestazione relativi ai diritti civili e sociali, non vengono definiti, mentre si definiscono i LEA: Livelli Essenziali di prestazione relativi all’Assistenza sanitaria). Aumentano le differenze tra le regioni: Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna chiedono un aumento dei fondi perchè rivendicano maggiori capacità amministrative rispetto allo Stato. Viene dunque messa in discussione la solidarietà economica che è alla base della Costituzione. Di fatto oggi abbiamo così 5 regioni con Statuto speciale e 15 con Statuti tra di loro differenziati. Con la pandemia si è visto il fallimento della sanità, ma le regioni ne escono rafforzate, perche si sono  regionalizzati i risultati positivi e statalizzati quelli negativi..

Alcune domande:1) di fatto emerge l’assenza della politica , 2)quale senso hanno oggi le regioni a statuto speciale.

Risposte: 1) è indispensabile rivedere il regionalismo così come è stato configurato in questi anni, innescare meccanismi di competizione positiva, introdurre di nuovo l’interesse nazionale; 2) non ci sono più ragioni che giustifichino le regioni a statuto speciale.