Discussione sulla scuola

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2015-05-06 11:05 - 2015-05-06 11:05
Sede Donne Società Civile
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Verbale di Rossana Repetto Nell’incontro di mercoledì 13, dopo le informazioni sulle attività della settimana, date da Daniela e da altre amiche, Maria Antonietta ci illustra i punti più salienti del progetto di riforma del governo circa la scuola. Uno dei primi punti che mette in luce è che una colpa delle carenze della scuola viene attribuita alle troppe vacanze degli insegnanti, ma, facendo un raffronto con altri paesi si vede che i giorni di vacanza sono inferiori alla maggioranza dei paesi europei, solo sono distribuiti diversamente. Il DDL scuola prevede un potenziamento della figura del preside-manager che, affiancato da un’ equipe di insegnanti, avrà l’autorità di scegliere il corpo docente della sua scuola attingendo da un non meglio definito elenco , non da graduatorie come ora. Tale scelta sarà inoltre compiuta ogni tre anni, passati i quali il preside potrà decidere se rinnovare il contratto ai docenti in servizio o mandarli via se non rispondono alle sue esigenze: i docenti senza contratto torneranno a far parte dell’elenco. Come è evidente questa modalità di reclutamento non favorisce la continuità didattica nelle classi e contribuisce ad estendere il precariato, senza contare il rischio dei criteri con cui i docenti possono essere scelti. Anche l’equipe di insegnanti che affiancherà il preside nella valutazione, inoltre, sarà scelta da questo. Le scuole inoltre potranno essere aperte al pomeriggio, ma, dato l’aggravio dei costi, solo quelle che avranno uno sponsor privato a sostenere le spese: a questo punto si apre anche la questione più generale del ruolo che il privato possa avere sulla scuola pubblica. Del resto nel DDl è previsto la possibilità di assegnare alle scuole il 5 per mille, ma ai singoli istituti, non al ministero: evidentemente si creeranno pesanti discriminazioni a danno delle scuole dislocate in aree meno fortunate. Su un mero calcolo di costi, peraltro piuttosto discutibile, si consentirà anche uno sgravio fiscale alle famiglie che iscriveranno i figli alla scuola private. Nella discussione sull’argomento vengono fatte alcune osservazioni: Carletta : la riforma non fa pensare ad un grande cambiamento rispetto all’era Berlusconi Piera: è difficile una trattativa sul piano sindacale, quando il governo ha ben 16 sigle come controparte. Toni: i sindacati dovrebbero presentare delle proposte concrete e serie. Luisa: nella riforma non sembra esserci interesse per la funzione educativa nei confronti degli studenti , tanto più quando gli insegnanti siano scelti sulla base di un elenco. Anna P.: per esperienza si sa che molti presidi hanno radicate idee politiche e sindacali che sicuramente potranno pesare nella valutazione degli insegnanti. Toni: anche le graduatorie hanno dei limiti, perché spesso i punteggi di laurea non corrispondono al valore della preparazione. Meglio quindi abolire i valore legale dei titoli di studio e affidarsi nella scelta ai concorsi. Rossana: troppo spesso chi nella scuola ha ruoli dirigenziali dimostra limiti di competenza ben marcati, come si può notare ad esempio nella formulazione delle prove d’esame. Liuba: perché a proposito della scuola non si propone mai una riforma seria? Daniela: la scuola è fondamentale per uno stato, per questo tutti ci vogliono sempre metter mano. Viene quindi proposto a Toni di scrivere un articolo sulla scuola, da inserire nel sito e inviare ai giornali e si propone di approfondire l’argomento invitando degli ospiti.