ore 17 – Discussione su Europa e migranti
2015-04-24 11:03 - 2015-04-24 11:03
Sede Donne Società Civile
Address:
Via Morgari 14
Spunto per la discussione questo testo di Marisa Dodero:
UN’IDEA DI EUROPA - MIGRANTI
Viste la lettera di Silvia Costa e quella di alcuni parlamentari europei di S&D, ecco qualche idea per la discussione di mercoledì, che potrebbe trasformarsi in lettera di risposta ai nostri parlamentari UE perché la trasmettano anche alla Mogherini e ai capi di Stato dei paesi membri.
Abbiamo letto molte analisi e commenti sulla tragedia in mare dei 900 migranti provenienti dalla Libia, abbiamo avuto occasione di ascoltare e discutere su questo tema che ci sta particolarmente a cuore: sono tanti i migranti a To, alcune/alcuni li conosciamo bene, ci capita di incontrarli e di collaborare con loro.
Abbiamo atteso i risultati del Consiglio europeo straordinario sull’immigrazione, del 23 aprile, e ne abbiamo analizzato il contenuto, improntato a un rafforzamento di Triton e Poseidon, a maggiori risorse economiche e alla lotta contro i trafficanti di esseri umani. Vediamo con piacere che si è creato un coordinamento degli interventi da parte di tutti i paesi UE. Sarà finalmente l’avvio per la creazione di una politica estera e di un sistema di difesa europei condivisi?
Resta comunque da capire come si potranno distruggere le navi dei trafficanti senza violare la sovranità della Libia e senza rischiare vite umane, come si potrà fermare l’esodo di poveri cristi a cui non è rimasto altro che la speranza di sopravvivere, a qualsiasi costo. Le recenti migrazioni non si fermeranno a causa di nuove difficoltà, ma solo quando nei paesi di provenienza si ripristineranno condizioni umane.
Per questa ragione ci ritroviamo nelle lettere inviate da diversi parlamentari italiani al presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, al presidente del Consiglio Donald Tusk e all’Alta rappresentante per gli affari esteri e la sicurezza, Federica Mogherini. Lettere in cui si suggeriscono strade da percorrere (un lavoro lungo che darà i suoi frutti nei prossimi anni), ma si affermano anche dei principi fondamentali.
La prima strada da percorrere ci sembra quella di un forte impegno della UE nei confronti dei paesi attorno alla Libia, sia come risorse economiche che con la creazione, assieme all’UNHCR e alle organizzazioni umanitarie internazionali, di punti di raccolta dei profughi che consentano di indirizzarli legalmente e in sicurezza verso i Paesi pronti ad accoglierli. L’Europa conta 500 milioni di abitanti: davvero non saremmo in grado di dividere il pane con chi fugge da guerre e situazioni disastrose? E l’Europa non potrebbe chiedere anche a partners non europei di accettare dei migranti?
Infine, o forse, per incominciare. Qual è oggi l’idea di Europa che abbiamo in mente? Quella dei padri fondatori che, usciti dalla guerra, realizzarono l’utopia di un mondo umano, solidale, democratico? Se è ancora quella, proviamo a immaginare un continente che abbia a posto non solo i conti, ma anche la coscienza, un grande spazio ospitale e più giusto, non preda delle paure, ma coraggioso nella sua visione del futuro. Noi l’Europa la vorremmo così, aperta al mondo, fiduciosa, ospitale. Sarà anche questa un’utopia, ma di quelle buone, che aiutano le persone ad essere umane.