2023 – 8/11 Verbali

INCONTRO 29.   8/11/23   Pres.25.      Coordinano Bice e Bruna.

Incontro in Biblioteca Ginzburg. Ospiti: Monica Cerruti e due rappresentanti di TO città per le Donne. Argomento: La nuova Legge di Bilancio e le donne. 

INTRODUZIONE. (Bice): Appello ad altre associazioni femminili. Necessità di approfondimento sulle nuove norme, in particolare la Legge di bilancio, che apparentemente sono a favore delle donne, in realtà sono inutili o dannose. La detassazione per le donne che hanno almeno 2 figli (di 1 anno se ne hanno 2, di 3 anni se ne hanno 3) crea nuove disuguaglianze, perché per meritare questo “premio” le condizioni sono: lavoro a tempo indeterminato, 2 o  3  figli, asili nido a disposizione. E per le donne che non hanno lavoro stabile, o che non hanno figli? I posti in asili nido in Italia sono in media il 27% della necessità. La donna non è considerata in quanto tale, ma in quanto mamma. Assenza di attenzione per i padri nella famiglia.   (Bruna): La Legge di Bilancio non è ancora definitiva e deve passare all’esame della Commissione Europea e del Parlamento Italiano. Vuole certamente dare un incremento alla natalità, quindi incentivare la maternità, e apparentemente favorire il lavoro femminile. Ma gli asili-nido scarseggiano, specialmente nel Sud.

Inoltre, se aumenta il reddito della donna, aumenta pure la fascia contributiva.

In conclusione la donna è considerata soprattutto come madre. E la “cura” in genere

(anziani, casa…) non viene considerata. V. art. di Chiara Saraceno” Se la manovra taglia fuori i più poveri”. (mail 5 novembre).

MONICA CERUTTI. Esperta in inclusione e digitale, e in politiche di genere, attivista dei diritti. Pari opportunità.

Il primo governo in Italia guidato da una donna non pare operare per la parità. Leva di sviluppo che viene sottoscritta, ma non favorita. Basso tasso di occupazione femminile. Squilibri territoriali. La donna mamma. La donna vale oltre la maternità. Le ministre Calderone (lavoro) e Roccella (famiglia) invitano le imprese a favorire la maternità, fornendo alle donne lavoratrici servizi di supporto. V. art. Repubblica 7/11

Anche il Welfare si va privatizzando? La parità di genere: nelle cure della famiglia si parla di entrambi e genitori, ma non si responsabilizzano abbastanza i padri. Il divario salariale. Nessun miglioramento per la donna in quanto tale. Gli stessi fondi del PNRR, per incapacità di gestione dei comuni, non vanno a chi ne ha più bisogno.”Opzione donna” alza l’età. Lacune per le misure per non autosufficienti nella Legge di Bilancio.

OSSERVAZIONI DEL PUBBLICO. L’aumento dei prezzi, per inflazione ed IVA per i prodotti per bambini e per le donne.

Il Welfare aziendale: le Piccole Medie Industrie. (alta % in Italia non possono, neanche consociandosi, sostituire lo Stato nei servizi. Pericolo della privatizzazione del Welfare.

La mancanza di condivisione famigliare: manca l’idea di parità. Per fortuna la società è più avanti e tra i giovani non mancano papà collaborativi.

Il “capitalismo woke”. Strategia del sistema economico per sostenere cause progressiste ,diritti civili,sostenibilità ambientale,antirazzismo, giustizia sociale , in realtà per mantenere lo status quo economico e politico e per sedare ogni critica.

Le risorse degli immigrati assestati in Italia dal punto di vista lavorativo e demografico.

L’Autonomia differenziata.

SINTESI.  Riflessioni su: Parità di genere

Denatalità

Bassa occupazione femminile

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