Questo ciclo d’incontri nasce dal desiderio di capire gli altri e di conoscerci a vicenda.
Capire il “diverso da noi”, per sconfiggere le paure indotte e il razzismo latente in ciascuno. La globalizzazione ci ha portato a fare i conti con la differenza, le città sono diventate agglomerati di sconosciuti, il rapporto fiduciario tra gli abitanti del territorio viene a mancare e regna la diffidenza. Diventa necessario confrontarsi e costruire un dialogo. .
Anche il Presidente Mattarella , nel discorso di fine anno, ha detto che bisogna lavorare” per abbattere pregiudizi e diffidenze prima che diventino recinti o muri dietro ai quali potrebbero nascere emarginazione e risentimenti.”
Il primo di questi incontri prende in esame la CONVIVENZA, un processo lungo e complesso, teso a evitare scontri e conflitti.
Il secondo, l’ ACCOGLIENZA.Vorremmo dimostrare che la solidarietà è anche sicurezza, per cui andremo ad analizzare il collegamento tra immigrazione e sviluppo perché, al di là delle sfide a breve termine, nel lungo periodo l’immigrazione porta benefici economici e sviluppo culturale.
Nel terzo incontro esamineremo i problemi derivati dall’EMERGENZA. L’esodo di grandi proporzioni a cui assistiamo è dovuto alle guerre o ai regimi tirannici che spingono i popoli oppressi a fuggire, come sta accadendo adesso con i Siriani riversatisi in massa in Europa. Come conseguenza, si indebolisce anche la fragile unità europea che si è spaccata nelle decisioni, ha messo barriere, sguinzagliato cani poliziotto, alzato muri e filo spinato contro gente inerme.
A questi tre incontri seguiranno, alla Casa del Quartiere, altri due approfondimenti di carattere più politico, in cui si cercherà di capire se l’Europa è potente o impotente di fronte a tutto questo, se cioè sarà capace di creare i presupposti per una vera politica europea comune in tema d’immigrazione.
foto di A. Montaruli